Sono ormai 28 anni che compongo oggetti, li incollo li assemblo in tutti i modi possibili.
In realtà il mio percorso inizia molto prima, intorno ai dodici anni con il modellismo. Quelle scatole piene di pezzi microscopici che, una volta messi insieme, diventavano un aereo, un carrarmato, un’automobile, avevano per me un fascino incredibile: erano il Nulla (frammenti) che diventava qualcosa di compiuto. Dopo molti anni quella passione è diventata necessità, il mio lavoro nel cinema, televisione e pubblicità, mi ha permesso di conoscere materiali e di affinare tecniche. La scoperta di artisti come H.R. Giger, Dave Mc Kean, Mike Mignola, mi ha spinto a cercare un personale percorso creativo.
L’inizio (1990) è stato fortemente influenzato dalle mie passioni cinematografiche, il lavoro di registi quali David Cronenberg, Tim Burton e David Lynch, è stato spesso fonte di spunti e idee.La prima serie di pezzi che chiamò “Tecnomorfi” (1990-1998) appariva come un connubio tra l’archeologia industriale e l’arte primitiva. A questi sono seguiti i “Paleomorfi” (1998-2000) una sorta di bestiario fantastico in cui gli esemplari si presentavano come reperti fossili.
Nel 2000 sono poi arrivate le “Icone” alle quali sto lavorando ancora oggi; il principio su cui si basa la loro realizzazione è la reinterpretazione dell’arte bizantina e dell’arte sacra in genere, attraverso la nobilitazione di oggetti del quotidiano: giocattoli, monete, chiavi, bottoni, tutto ciò che può essere utile al mio lavoro, che se opportunamente organizzato e trattato, può reinventare immagini tridimensionali cariche di dettagli e di riferimenti simbolici.
Negli ultimi anni ho aggiunto a queste una quarta serie, gli “Archeomorfi” nella quale ho inserito tutti i lavori che in qualche misura differivano nello stile e nel significato, dalle altre catalogazioni: maschere, monili, bronzetti equestri… oggetti troppo particolari per essere inseriti in contesti più complessi come le Icone, qui hanno trovato ampio respiro nella loro essenzialità, a volte scarna, ma comunque ricca di significato.
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15 dicembre 2019/12 gennaio 2020
“Antologica 1990-2019 "
Rocca Colonna – Castelnuovo di Porto
Recensione di Cultura al Vento
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